Dr.ssa Alessandra Serras, m.d.
LASER ENDOVASCOLARE
Mappaggio
pre-operatorio
Procedura laser
Immagine ecografica
intraoperatoria
Risultato
pre e post laser

La terapia  laser endovascolare, acronimo inglese  EVLA (Endo Venous Laser Ablation), è una tecnica di chirurgia mini-invasiva utilizzata per la cura delle varici e dell’insufficienza venosa cronica (IVC) degli arti inferiori. La procedura EVLA è stata approvata dall’FDA  (Food and Drug Administration) ed è regolarmente utilizzata in Italia dal 2002. E’ ritenuta una terapia efficace, rapida e con risultati  a distanza superiori alla terapia chirurgica tradizionale di safenectomia, come documentato dalla ricca letteratura scientifica internazionale (leggi bibliografia)

  • A. Serras et Al. Terapia chirurgica dellIVC: stato dell’arte. Agorà: periodico della Società Italiana di Medicina ad Indirizzo estetico. 2 – 2011: pag 34-37.
  • Renate van den Bos et Al. Endovenous Therapies of lower extremity varicosities: a meta-analysis. J Vasc Surg. Jann 2009; vol. 49, n°1: pp 230 – 9.
  • Min RJ et Al. Endovenous laser treatment of saphenous vein reflux: long term results. J Vasc Interv Radiology, 2003 Aug, 14 (8); 991 - 6

COSA SONO LE VARICI?
Si definiscono varici la dilatazione / tortuosità permanente delle vene delle gambe. Sovente alle varici si associa l’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori ovvero quell’alterazione del flusso di sangue caratterizzata da ipertensione venosa,  che è causa dei sintomi ad essa associata: senso di peso, irrequietezza,  gonfiore, prurito, pizzicore fino al dolore vero e proprio. Per  far diagnosi di insufficienza venosa è indispensabile sottoporsi ad un esame ecocolor-Doppler , esame strumentale che consente di valutare l’entità dell’ IVC e di stabilire il trattamento medico o chirurgico  più adeguato.

QUANDO E’ INDICATO IL TRATTAMENTO LASER?
Le indicazioni chirurgiche della terapia laser  sono le stesse dell’intervento chirurgico classico di safenectomia: la presenza di varici associate ad insufficienza venosa a carico della grande safena (anteriore) e/o della piccola safena (posteriore). 
A proposito di indicazioni sovente i pazienti  mi rivolgono questa domanda: “Perché devo farmi operare se non ho alcun sintomo?”  Le ragioni che giustificano l’intervento sono legate per lo più al carattere progressivo/evolutivo della malattia venosa (nel tempo peggiora) e all’alterazione emodinamica dell’insufficienza venosa quindi all’ipertensione venosa.  La pressione all’interno delle vene della gamba aumenta progressivamente dall’alto in basso (caviglia-piede) quando si sta in piedi a causa del fattore gravitazionale e questa condizione predispone alle complicanze più serie delle varici: la trombosi venosa e le ulcere della gamba, stati clinici rischiosi ed invalidanti.
Prima di sottoporsi al trattamento laser è necessario  eseguire l’ecocolor-Doppler venoso degli arti inferiori al fine di  stabilire la fattibilità tecnica dell’intervento e l’opportunità di abbinare terapie di completamento come le flebectomie di Muller e la sclerosi con schiuma. Con le fibre laser di ultima generazione (fibre ad emissione radiale di energia) oltre l’80% dei soggetti può beneficiare di questa tecnologia.

VANTAGGI DEL LASER RISPETTO ALLA SAFENECTOMIA

  • intervento ambulatoriale , NON  necessita di ricovero ospedaliero
  • tempo operatorio limitato: 20 – 30 minuti
  • si esegue in anestesia locale
  • intervento mini-invasivo con poche incisioni chirurgiche
  • il decorso post-operatorio è di poche ore (in media 3 ore)
  • convalescenza limitata a pochi giorni con rapido ritorno alle abituali attività quotidiane
  • il dolore post-operatorio è minimo e facilmente controllabile con farmaci anti-infiammatori
  • le complicanze neurologiche sono rare ed in ogni caso si risolvono spontaneamente  in 6 – 12 mesi
  • il danno estetico è molto limitato per la mini-invasività

COME SI ESEGUE IL LASER ?

  • Prima del laser si pittura la vena con un pennarello indelebile (mappaggio) (FOTO)
  • Tramite una micro-incisione chirurgica alla caviglia o alla gamba o per via percutanea si inserisce una sonda laser flessibile e molto sottile fino all’inguine. Il controllo ecografico consente il corretto posizionamento della punta della sonda laser
  • Si infiltra la soluzione tumescente lungo il decorso della vena per distanziarla dalla cute
  • Inizia l’emissione dell’energia laser e contemporaneamente si retrae progressivamente la sonda  che provoca la foto coagulazione della parete venosa e la sclerosi (occlusione) delle varici (foto)
  • Al termine dell’intervento si applica una calza elastocompressiva che deve essere indossata giorno e notte per una settimana o comunque fino al primo controllo post-operatorio
  • Il paziente può camminare subito dopo la procedura e, sebbene con cautela, dedicarsi da subito alle proprie attività.

CONTROLLI POST OPERATORI
Un intervento chirurgico o mini-invasivo  per la cura delle varici raramente è definitivo in quanto la malattia delle vene è una condizione clinica cronica con un’ elevata impronta familiare/genetica che nessun trattamento può annullare.  Il rischio di una recidiva (nuove varici che compaiono dopo l’intervento) esiste sempre e soprattutto in presenza di fattori favorenti quali sovrappeso, stare in piedi per periodi prolungati, assunzione della pillola anti-concezionale, solo per citarne alcuni.  Per tale ragione anche dopo un intervento laser  si consiglia di sottoporsi periodicamente a visite angiologiche e all’ecocolor-doppler  venoso degli arti inferiori

AMBITI DI ESERCIZIO